Categoria: Diritto Penale
Diritto penale
Diritto penale
Nei giorni scorsi è stato presentato all’esame del Senato un nuovo disegno di legge in materia di infortuni sul lavoro. […]
L’art. 624 del Codice penale disciplina il reato di furto prevedendo la pena della reclusione da sei mesi a tre anni e la multa da euro 154 a euro 516. […]
E’ vietato utilizzare collari elettronici a scossa, al fine di addestrare o tenere sotto controllo un cane. […]
Il recente D.lgs n. 7/2016 ha previsto la depenalizzazione del reato d’ingiuria ex art. 594 c.p., il quale prevedeva la reclusione fino a sei mesi o la multa fino ad € 516,00 per chiunque offendesse l’onore o il decoro di una persona presente. La stessa pena era prevista per chi compisse il fatto mediante comunicazioni telegrafiche o telefoniche, scritti o disegni diretti alla persona offesa. […]
La Corte di Cassazione, con la sentenza n. 12531/2015, ha affermato che la scorciatoia della creazione ad hoc di fatture false per ottenere un risultato che, in mancanza di deduzioni sulla tutela giudiziaria dei crediti, è oltretutto incerto, è anche inammissibile. […]
Un giovane, sceso dalla portiera anteriore di un pullman, fermo sul lato destro della strada con gli indicatori di direzione lampeggianti, viene investito da un’auto (proveniente dallo stesso senso di marcia) mentre attraversa la strada e muore. Il tribunale e la Corte d’Appello assolvono il conducente della vettura data l’assenza di profili di responsabilità colposa: il limite di velocità è stato rispettato e l’automobilista non poteva affatto prevedere che il passeggero del pullman avrebbe attraversato la strada passando davanti al mezzo stesso. […]
E’ ormai orientamento consolidato della giurisprudenza di legittimità (sostenuto dalle Sezioni Unite della Corte di Cassazione) che, dato il disposto dall’art. 186 del Codice della Strada “chiunque guida in stato di ebbrezza è punito, ove il fatto non costituisca più grave reato (…)”, […]
Pubblicare sulla bacheca del proprio profilo personale Facebook o di qualsiasi altro social network, un messaggio a contenuto lesivo dell’onore o della reputazione di un altro soggetto, integra il delitto di diffamazione aggravata dall’utilizzo di altro mezzo di pubblicità, così come sancito all’art. 595 c3 del codice penale. […]
Affinchè una comunicazione trasmessa a mezzo stampa possa definirsi diffamatoria, il soggetto diffamato deve essere necessariamente individuabile in base alla stessa, secondo elementi oggettivamente tali da far convergere l’offesa o il fatto offensivo su una persona determinata. […]
L’imputato che durante un interrogatorio definisca falso, esplicitamente o meno, un atto della polizia giudiziaria, per quanto riguarda la veridicità della denuncia a proprio carico in esso contenuta, non integra il reato di calunnia. Tale comportamento rientra nei limiti del diritto di difesa, avendo come unico scopo la contestazione della violazione e non la volontà di accusare alcuno della commissione di un reato. […]